Seppur non ancora concluso, il 2018 segna già ottime performance per il fatturato del B2C in Italia. Rispetto al 2017 i ricavi delle vendite online sono in aumento di più del 16%, con un risultato in termini assoluti di 27,4 miliari di Euro.
L’acquisto di prodotti rappresenta, seppur di poco, la macro-categoria di acquisti preferita con più di 15 miliardi di fatturato, contro i 12 miliardi dei servizi. Scendendo nel dettaglio il turismo si conferma il primo comparto con 9,8 miliardi, coprendo più dei 3/4 dei servizi. Nell’acquisto di prodotti, gli italiani prediligono l’informatica e l’elettronica di consumo con una spesa di 4,6 miliardi di Euro e l’abbigliamento con 2,9 miliardi. In evidenza la crescita dell’arredamento (+53%) e del cibo (+34%).
L’Italia è ancora comunque molto lontana dai ricavi che si riscontrano in altri paesi europei, in UK le vendite online si attestano a 111 miliardi, in Germania a 84 miliardi e in Francia a 65. La distribuzione geografica dei flussi evidenzia una maggiore concentrazione di consegne al Nord Italia, con il 56% dei volumi, mentre al Centro e al Sud, con le isole, abbiamo rispettivamente il 23 e il 21%.
Per quanto riguarda i comparti minori, valgono insieme 4,3 miliardi di euro nel 2018 con una crescita del 29% rispetto al 2017. In questo aggregato si distingue il contributo dei ricambi auto, con l’acquisto online di pezzi di ricambio e pneumatici per un valore di 652 milioni di euro (+29%), di prodotti per la bellezza, con l’acquisto di profumi e cosmetici per un valore di 435 milioni (+31%), e dei giocattoli, con 514 milioni (+48%).
Nei servizi, il settore turismo, si conferma il primo comparto seguito dalle assicurazioni focalizzate sull’RC Auto. Gli acquisti hanno generato 50 milioni di ordini negli ultimi 12 mesi, con uno scontrino medio di circa 230 €.
La penetrazione degli acquisti online sul totale retail, raggiunge il 6,5%: l’eCommerce, pur avendo un peso assoluto ancora ridotto, si sta appropriando quasi integralmente dell’aumento dei consumi. La penetrazione media passa dal 4% (2017) al 5% (2018) nei prodotti, mentre si avvicina al 10% nei servizi, rimangono significative differenze tra i comparti merceologici: si passa dal 34% nel Turismo e trasporti e dal 24% nell’Informatica ed elettronica allo 0,8% nel Food&Grocery. Nel mezzo troviamo Assicurazioni, Arredamento e home living, Abbigliamento ed Editoria con penetrazioni comprese tra il 5% e il 15%.