A quattro mesi dall’entrata in vigore del regolamento europeo GDPR , 1 intervistato su 4 dichiara di non conoscerlo, mentre il 64% dei consumatori afferma di non aver notato alcuna differenza nella comunicazione dei brand.
Il risultato emerge da un sondaggio effettuato da Toluna, leader nel digital market research e nel fornire insights on demand in tempo reale sul consumatore, su un campione di 500 consumatori .
Prima di passare ai dati è opportuno chiarire che in questa ricerca non è stata adottata la metodologia tradizionale che prevede da parte del ricercatore la selezione del campione su cui effettuare l’indagine per poi procedere alle interviste. Rispetto alle tradizionali ricerche di mercato, quelle di Toluna si svolgono su base volontaria, chiunque può rispondere, e alla conclusione del sondaggio vengono accreditati dei punti che raggiunta una determinata quota, si possono convertire in denaro.
Detto ciò, la ricerca fornisce degli spunti interessanti su un argomento d’attualità che ha messo in fibrillazione le web agency e le aziende: il GDPR, il nuovo regolamento relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento e alla libera circolazione dei dati personali entrato in vigore con piena efficacia il 25 maggio 2018.
Il 44% dei consumatori pensa che le aziende abbiano utilizzato i loro dati personali senza averne avuto il consenso, inviando ad esempio email per le quali non si erano registrati.
Questo dato dovrebbe indurre ad una maggiore riflessione quei brand che non comprendono appieno il regolamento o scelgono di ignorarlo, infatti il 90% dei consumatori ha dichiarato di non fidarsi molto di queste aziende.
Sul versante delle note positive, oltre il 30% dei consumatori dichiara che, dopo l’introduzione del GDPR, è più facile capire come le aziende utilizzino i loro dati e in particolar modo sono maggiormente informati sull’utilizzo dei cookies, strumento considerato positivamente dai consumatori (32%) perché capace di migliorare l’esperienza online ricordando le loro preferenze.